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Cos'è l'autismo

Aggiornamento: 3 ott



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L’autismo è uno stile di funzionamento neurodivergente, presente per tutta la vita, che riguarda il modo in cui una persona percepisce, elabora e interagisce con il mondo. Non è una malattia né qualcosa da “curare”, ma una differenza neurologica che influenza il linguaggio, la comunicazione sociale, la regolazione emotiva, l’attenzione e le modalità di pensiero.


Spesso le persone autistiche mostrano iperfocalizzazione sugli interessi, sensibilità sensoriali più intense (per esempio suoni, luci o consistenze dei tessuti), e un bisogno di routine che dà stabilità e sicurezza. Queste caratteristiche possono essere punti di forza – come l’attenzione al dettaglio, la creatività o l’onestà – ma possono diventare fonte di fatica quando l’ambiente non è accogliente.


L’autismo si manifesta in modo molto diverso da persona a persona: si parla di spettro autistico proprio perché non esiste un unico “profilo” autistico. Alcune persone parlano fluentemente e hanno buone competenze sociali; altre possono comunicare in modo non verbale o avere bisogno di supporto quotidiano.


Quando le caratteristiche dello Spettro risultano significativamente incompatibili con la conduzione di una vita autonoma, allora l'autismo può rappresentare una condizione patologica. Non si parla comunque di una cura, ma è possibile intervenire precocemente per abilitare molte funzioni essenziali che consentiranno al bambino di sviluppare tutto il proprio potenziale. Questi interventi, infatti, consentono spesso l'apprendimento del linguaggio verbale, della comprensione delle principali regole sociali e delle abilità ed autonomie di base.


Cosa possiamo fare come comunità?

  • Conoscere e rispettare le differenze sensoriali e comunicative.

  • Evitare stereotipi e linguaggi stigmatizzanti.

  • Ascoltare le persone autistiche: la loro esperienza è la chiave per comprendere il loro funzionamento.

  • Creare contesti flessibili ma regolari in famiglia, a scuola e sul lavoro, riducendo stress e barriere.


Accogliere la neurodivergenza significa dare spazio a modi diversi in cui siamo essere umani. Con maggiore consapevolezza possiamo costruire ambienti più inclusivi, dove ognuno abbia la possibilità di esprimere il proprio potenziale.

 
 
 

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