Cosa sono i DSA
- Laura Schiavo

- 7 ott
- Tempo di lettura: 2 min

I disturbi specifici dell’apprendimento sono dei disturbi neurologici con origine biologica che colpiscono il 5% della popolazione scolastica della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado (medie ed elementari), ma che riguardano anche studenti che frequentano la Scuola Secondaria di secondo grado e l’Università.
Le difficoltà nell’imparare a mettere in connessione le lettere con i suoni della propria lingua- di leggere parole scritte (spesso chiamata dislessia) - sono le manifestazioni più comuni dei DSA.
I DSA possono determinare delle problematiche negli altri apprendimenti scolastici, ma anche criticità emotive e motivazionali. È quindi fondamentale una diagnosi tempestiva per intraprendere un percorso terapeutico e di potenziamento di abilità e risorse.
La disgrafia è la difficoltà nella realizzazione esecutiva della scrittura, con conseguenze sulla leggibilità e sui tempi di produzione.
La discalculia è la difficoltà di acquisire gli automatismi del calcolo nell’elaborare e apprendere il sistema dei numeri.
La disortografia è caratterizzata da difficoltà legate alla veste ortografica della scrittura: il bambino commette numerosi errori riguardanti le regole ortografiche, ma anche l’uso di doppie e accenti.
Le caratteristiche del DSA:
Le difficoltà di apprendimento sono permanenti e non transitorie.
Le prestazioni dell’individuo con DSA sono molto inferiori alla media per età.
Queste difficoltà sono evidenti sin dai primi anni di scuola.
I DSA sono presenti anche in bambini intellettualmente “dotati”.
Leggere, scrivere e calcolare per noi sono atti semplici ed automatici, per i bambini con DSA no. Risulta difficile comprendere le difficoltà che riscontrano i bimbi o i ragazzi dislessici. Spesso questi ragazzi vengono erroneamente considerati svogliati e si pensa di loro che “sono intelligenti, ma non si applicano”.
L’iter diagnostico dei DSA è composto da:
valutazione delle competenze linguistiche, di lettura, di scrittura e di calcolo
valutazione delle competenze cognitive ed affettivo-relazionali
valutazione neurologica e sensoriale
Qual è il ruolo dello psicologo nella diagnosi e nel trattamento dei DSA?
Lo psicologo ha un ruolo fondamentale nella diagnosi e nel trattamento dei DSA: individua i punti di forza e debolezza delle competenze cognitive; individua le risorse e le criticità sul piano affettivo e relazionale; suggerisce e progetta linee di intervento volte a sostenere le abilità e a sviluppare le potenzialità degli studenti, insieme a genitori ed insegnanti; interviene laddove si manifestino difficoltà affettivo-relazionali, motivazionali e del comportamento.
Cosa fare se sospettate che vostro figlio abbia un DSA?
Occorre rivolgersi al Servizio Tutela della Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva, o all'Unità operativa di Neuropsichiatria Infantile della propria Azienda Sanitaria Locale di riferimento o a specialisti privati, affinché vostro figlio possa fare una valutazione cognitiva, neurologica e riguardo le abilità di apprendimento.
Potete ottenere informazioni riguardo tutto ciò che è inerente ai DSA sul sito www.aiditalia.org




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